Siamo abituati a sentirci dire che bere tanta acqua fa bene, tanto da prestare più attenzione al fatto che il cane possa bere poco piuttosto che bere troppo…
In verità, non esistono patologie del cane caratterizzate dalla diminuzione della sete, viceversa, la polidipsia, ovvero l’eccessiva assunzione di acqua causata da una continua sensazione di sete, è un sintomo non specifico ma comune a diverse patologie. Le cause possono includere alcune malattie metaboliche come il diabete e la sindrome di Cushing, malattie renali, malattie del fegato, infezioni urinarie e, nella femmina, infezioni uterine (piometra).
All’aumento della sete spesso si associa un’aumentata produzione di urine, questo sintomo prende il nome di “poliuria-polidipsia” e richiede sempre un approccio medico accurato.
La misurazione della quantità di acqua assunta dal cane nelle 24 ore può essere effettuata direttamente a casa dal proprietario e può essere molto utile per documentare al veterinario la presenza di questo sintomo.
Il fabbisogno giornaliero di acqua per il cane è di circa 50 – 60 ml per kg di peso. Ciò significa, ad esempio, che un cane di 15 kg ha bisogno di assumere 750 – 900 ml di acqua al giorno. Si parla di polidipsia nel caso in cui, in condizioni ambientali normali, la quantità di acqua assunta sia superiore ai 100 ml per kg al giorno.
In genere, dopo un accurato esame fisico, l’iter diagnostico per individuare la causa di questo sintomo prevede l’esecuzione di esami del sangue e analisi delle urine. A seconda della situazione clinica, può essere necessario approfondire le indagini con un’ecografia addominale o con test ormonali specifici.
La diarrea NEONATALE del vitello: una minaccia per il futuro da non sottovalutare.
La diarrea neonatale del vitello insorge nei primi giorni e settimane di vita. Rappresenta un grave rischio per la salute dello stesso, e una sicura perdita economica: infatti, anche se dovesse guarire dalla diarrea, le probabilità che possa contrarre una patologia polmonare nel futuro aumentano in maniera importante. Soprattutto, la capacità produttiva futura tende a calare, determinando di fatto una perdita economica.
Generalmente, vengono riportate prevalenze tra l’1,5% al 10%, ma in caso di gravi infezioni contagiose, la percentuale può aumentare vertiginosamente.
Quali sono le cause della DIARREA NEONATALE del vitello?
Le diarree neonatali del vitello possono essere aspecifiche o specifiche.
Le diarree aspecifiche possono generalmente essere ascritte a mal digestioni per una cattiva somministrazione dell’alimento o composizione dello stesso.
Le diarree neonatali specifiche, invece, individuano un “colpevole” ben preciso, che può essere un virus, un batterio o un protozoo.
I principali agenti patogeni sono:
Virus: Rotavirus eCoronavirus
Batteri: Escherichia coli, Salmonella spp. ecc…
Protozoi:Criptosporidi, Giardia
Come sconfiggere la diarrea neonatale e prevenirne l’insorgenza?
Indispensabile è il parere del Medico Veterinario, la cui diagnosi può indirizzare verso la soluzione del problema.
Il “trucco” sta nel prevenire il contagio, e dare le giuste difese al vitello neonato.
Quest’ultima parte è molto importante: il vitello, quando nasce, deve alimentarsi con il colostro, il primo “latte” prodotto dalla madre.
Nel colostro sono contenuti fattori immunogenici (utili per la difesa dell’organismo, come gli anticorpi) e non immunogenici (utili per la crescita e lo sviluppo dell’animale), oltre ai nutrienti.
I4passaggi fondamentali per una vitellaia sana
1) Fai nascere il vitello in un ambiente PULITO
Adibire un’area dell’azienda a sala parto comporta diversi vantaggi per il benessere animale e la facilità di lavoro della manodopera.
Deve essere uno spazio PULITO, TRANQUILLO, e FACILMENTE ACCESSIBILE.
2)Somministra abbastanza COLOSTRO il prima possibile
La capacità di assorbimento dei fattori immunogenici a livello intestinale cala con il passare del tempo dalla nascita: per questo motivo molti autori ed esperti del settore consigliano di somministrare almeno 4 litri di colostro nelle prime 6 ore di vita.
3) Controlla il colostro: deve essere di QUALITA’ e SANO
La qualità del colostro deriva da diversi fattori: la quantità degli anticorpi e la specificità degli stessi determina buona parte dell’efficacia nella prevenzione delle patologie neonatali.
Per garantire una buona presenza di anticorpi, e che questi siano specifici, bisogna vaccinare gli animali in asciutta.
Inoltre, il colostro deve essere raccolto nella maniera più pulita possibile. In caso di possibilità di stoccaggio dello stesso in una banca del colostro, si consiglia di utilizzare adeguati contenitori, che ne garantiscano un rapido congelamento.
Esistono diversi modi per capire la qualità del colostro: uno abbastanza comune e rapido è misurarne i gradi Brix con un rifrattometro. Dovrebbero superare i 25.
4)Fai vivere i vitelli in un AMBIENTE adeguato
Una volta nato, il vitello o vitella deve vivere in un ambiente idoneo: i parametri da tenere sotto controllo sono lo spazio per muoversi, la temperatura ambientale, la pulizia, la facilità di abbeverata e somministrazione dell’alimento, la sicurezza (prevenzione di infortuni, come, ad esempio, fratture).
La diarrea neonatale del vitello può essere considerata un’emergenza clinica, tale per cui l’intervento del veterinario può risultare indispensabile.
Una volta che si arriva a curare una diarrea si è già sconfitti, in parte.
La prevenzione dell’insorgenza della malattia è l’obiettivo a cui puntare.
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