Cos’è l’asciutta selettiva?
Il trattamento in asciutta è la somministrazione intramammaria di antibiotico al termine della lattazione per curare le infezioni batteriche intramammarie preesistenti al momento della messa in asciutta e, storicamente, prevenirne delle nuove durante il periodo di asciutta.
La pratica della terapia a tappeto, trattando ogni bovina al momento della messa in asciutta, ha contribuito significativamente a ridurre la prevalenza di microrganismi contagiosi come lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus agalactiae in gran parte delle mandrie di bovine da latte.
Data la crescente preoccupazione pubblica in merito all’eccessivo impiego di antibiotico in zootecnia e dato che l’antibiotico usato per il trattamento in asciutta rappresenta circa un terzo dell’impiego totale in un allevamento convenzionale, negli ultimi anni un numero crescente di allevamenti ha volontariamente iniziato ad applicare l’asciutta selettiva, la quale diventa obbligatoria per tutti gli allevamenti di bovine da latte italiani a partire dal 28 gennaio 2022.
Cos’è l’asciutta selettiva?
La terapia selettiva alla messa in asciutta, al contrario di quella a tappeto, prevede una strategia specifica per trattare solo alcune bovine ed evitare il trattamento di tutte le bovine con antibiotico al momento dell’asciutta.
Al momento dell’asciutta si identificano due gruppi di bovine:
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Bovine che ricevono antibiotico e sigillante interno del capezzolo;
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Bovine che ricevono solo il sigillante interno del capezzolo.
Se applicata in modo corretto, l’asciutta selettiva può permettere un approccio mirato e un uso più razionale dell’antibiotico senza compromettere la salute e le future prestazioni delle bovine.
Autore: Dott. Giovanni Centonze