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Mastite bovina da Staphylococcus aureus

febbraio 10, 2020 by buiatria
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Staphylococcus aureus è un agente patogeno contagioso ed è considerato uno dei più importanti agenti di mastite per il suo notevole impatto economico nell’allevamento di bovine da latte.

Infatti, è in grado di determinare profonde infezioni del tessuto mammario che spesso esitano in una notevole riduzione della produzione lattea.

Come si presenta una mastite da S. aureus?

La più comune tipologia di infezione è la mastite cronica subclinica, che richiede la valutazione della SCC per poter essere identificata.

Tuttavia, ciò che ne complica l’identificazione è l’andamento altalenante della SCC dovuto all’eliminazione intermittente del microrganismo.

Oltre a mastiti subcliniche, S. aureus può causare mastite clinica di entità variabile da lieve a grave e alcuni ceppi altamente patogeni possono occasionalmente causare mastiti gangrenose.

Fonti di infezione

S.aureus si comporta come un classico agente di mastite contagioso: si trasmette quando i capezzoli di bovine sane entrano in contatto con latte infetto che spesso origina da mammelle di bovine con mastite subclinica. Quindi uno dei momenti critici per la trasmissione è la mungitura.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi eziologica avviene tramite l’esame batteriologico dei campioni di latte ottenuti da quarti con sospetta infezione.

Per una corretta crescita e identificazione del batterio sono necessari specifici terreni di coltura e appositi test che permettono di differenziare S. aureus da altri Stafilococchi.

Poiché l’eliminazione del microrganismo è intermittente, sono necessari campionamenti multipli in modo tale da evitare falsi negativi.

Trattamento

Nessuno dei casi di mastite da S.aureus guarisce spontaneamente.

Le percentuali di guarigione in seguito a trattamento antibiotico sono basse e per tale motivo risulta fondamentale consultare il proprio veterinario per decidere se iniziare o meno un trattamento.

Per le bovine che non rispondono al trattamento è opportuno considerare l’isolamento o la riforma.

Inoltre, è importante sottolineare che una bovina trattata va gestita con cautela perché potenzialmente contagiosa. Infatti, subito dopo il trattamento può esserci un rapido calo della SCC ma dopo alcuni mesi S. aureus può riprendere la crescita, determinando nuovamente il rialzo della SCC.

Prevenzione e controllo della mastite da S.aureus: 6 punti chiave

  • Implementazione del sistema di post-dipping e igiene della mungitura;
  • Utilizzo dell’antibiotico intramammario per ogni quarto di ogni bovina alla messa in asciutta con lo scopo di trattare le bovine con infezione subclinica identificate o trattate durante la lattazione;
  • Appropriato trattamento dei casi clinici. Necessario avere registro dei casi clinici e monitorare i risultati dei trattamenti;
  • Riforma delle bovine cronicamente infette per evitare che possano essere fonte di infezione per altre bovine.
  • Regolare manutenzione dell’impianto di mungitura;
  • Vaccinazione per ridurre incidenza e durata delle mastiti da S. aureus.

Ricapitolando…

  • S. aureus si trasmette mediante il contatto con latte infetto, pertanto, la mungitura è un momento critico per lo sviluppo di nuove infezioni.
  • Il trattamento è efficace solo in alcuni casi.
  • Il controllo delle mastiti da S. aureus si ottiene con successo prevenendo le nuove infezioni e riformando le bovine con infezione cronica.

Autore: Dr. Centonze Giovanni



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