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Il monitoraggio delle mastiti nelle aziende di bovine da latte

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26/Ott/2019


Monitoraggio aziendale:

Qual è la definizione di mastite clinica in azienda?

È la stessa per il mungitore, l’allevatore e il veterinario?

Un modo semplice per assicurarsi che sia usata la definizione standard è accertare che prima di ogni mungitura venga effettuata l’eliminazione dei primi getti di latte e che questi siano osservati dal mungitore.

 

Perché è importante l’eliminazione dei primi getti di latte?

L’osservazione del latte è l’unico metodo che permette di identificare i casi di mastite clinica lieve.

Per quanto sia immediato pensare che questa pratica dovrebbe essere effettuata, in realtà non tutti la attuano.

Considerando che circa il 50% delle mastiti cliniche si presenta in forma lieve, l’identificazione precoce garantisce un maggiore benessere animale perché è possibile effettuare un miglior trattamento.

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Registrazione dei dati

All’interno di un completo programma di controllo delle mastiti cliniche, bisogna assicurarsi che per ciascuna bovina siano registrati i dati sanitari.

Dovrebbero essere inclusi l’identificazione della bovina, i casi di mastite clinica e la loro gravità (1,2 o 3), il trattamento effettuato, i giorni in cui il latte è stato scartato (periodo in cui il latte è alterato + tempo di sospensione dopo il trattamento).

La regolare revisione dei trattamenti registrati è un modo eccellente per controllare l’efficacia del piano di controllo della salute della mandria.

 

 

Ricapitolando…

  • La mastite è una patologia frequente nell’allevamento della bovina da latte e dovrebbe essere messo in pratica un efficiente sistema per identificarla, monitorarla e gestirla. Un’importante azione da intraprendere per controllare le mastiti cliniche è garantirne l’identificazione mediante l’osservazione dei primi getti di latte prima di ogni singola mungitura.
  • La mastite clinica può essere causata da diversi batteri e l’unico modo per determinare il trattamento corretto è l’identificazione dell’agente eziologico.

Autore:  Dr. Centonze Giovanni


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  1. Il cane è un compagno di vita fedele e affettuoso: vi seguirà nei boschi e sul divano, vorrà condividere tutto, cibo, letto, tempo. Se cercate un amico a quattro zampe che sia la vostra ombra e che sia pronto per l’avventura, non indugiate oltre: l’avete trovato! Se non avete tempo da dedicare a questo incredibile animale, lui non ve ne farà una colpa, ma non sarà felice: pensateci bene prima di adottarne uno.
  2. Il cane è un legame diretto con la natura: nel bene e nel male, vi costringerà a camminare, a correre, a cercare il parco perfetto, la scampagnata, la spiaggia pet friendly un po’ più selvaggia. Il contatto con la natura ha un notevole impatto positivo sulla salute e sulla mente. Imparerete ad apprezzare l’aria frizzantina del mattino… ma anche le pozzanghere e il vento gelido d’inverno perchè la pipì si fa fuori tutto l’anno!
  3. Il cane è una responsabilità: un ottimo rinforzo per chi sta ancora imparando a gestirle, ma un peso per chi ne farebbe volentieri a meno. Non è certamente per tutti! Pensateci non una ma dieci volte prima di fare questo passo. Dovrete provvedere alla loro salute, alla loro alimentazione, al loro benessere e alla loro educazione se cuccioli… ma non scordarvi di queste responsabilità durante la loro vecchiaia!
  4. Il cane è un essere senziente: tante sono le emozioni che è in grado di evocare in noi con il suo sguardo amichevole, tante sono quelle che prova. Questo mondo non è alla nostra portata, potremo sempre tirare a indovinare guardando attraverso i loro occhi. Cerchiamo di tenerlo a mente: non sono giocattoli, non sono oggetti, e soprattutto non sono esseri umani. Hanno dei bisogni etologici che vanno conosciuti e rispettati. Se avete bisogno di una guida in questo senso, parlatene con il vostro veterinario: potrà consigliarvi al meglio o addirittura indirizzarvi presso un collega comportamentalista.
  5. Il cane è un animale socievole: anche se si adatterà al “branco” famiglia riconoscendo ogni soggetto come amico (con le dovute preferenze), se invece che un cucciolo ne prenderete due, vi ringrazieranno perché avranno sempre la possibilità di rapportarsi con i loro simili. Se non avete questa possibilità per mancanza di spazio, privilegiate delle uscite nei parchi dotati di area cani in modo che possano socializzare o considerate le “puppy class”, veri e propri incontri appositamente organizzati per l’equilibrio e la socievolezza dei cuccioli.

 

Se siete ancora convinti di prenderlo dopo aver letto questi cinque punti allora siete sulla buona strada!


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10/Ott/2019


ANDARE in FIERA o STARE a CASA?

questo è il dilemma ..

dipende da come si vive l’esperienza …

è vero, le vere novità zootecniche non escono ogni anno, e spesso “cisonosemprelestessecose e cisonosemprelestessepersone”

.. MA …

forse anche questo è il bello della FIERA, …. ritrovarsi con persone che si conoscono agli stand che si conoscono, e magari è proprio li ..

FACENDO DUE CHIACCHIERE che si imparano cose nuove, che vengono in mente cose nuove, e che si definiscono progetti e si stabiliscono i budget per l’anno successivo.

Nell’ambito della zootecnica da latte, ogni anno in Italia si ripresenta sempre la solita FIERA, … a Ottobre, …. a Cremona

E VI ASSICURO, che ogni anno, ANDANDO IN FIERA si imparano sempre cose nuove, ….

ma ad un solo PATTO, ….. RELAZIONARE … chiedere, informarsi …. QUESTO è un diritto e un dovere formativo di ogni bravo TECNICO, CONSULENTE, e imprenditore AGRICOLO ZOOTECNICO

QUINDI

Buona FIERA A TUTTI (la prossima è dal 23 al 26 ottobre a Cremona)

… CI VEDIAMO LA’ …

MM





DA SEMPRE, CON VOI




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