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Come riconoscere un colostro di buona qualità e quali valutazioni eseguire

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21/Mag/2023


Misurare la qualità del colostro della bovina è importante perché il colostro di alta qualità fornisce ai vitelli le proteine, gli anticorpi e i nutrienti necessari per costruire un sistema immunitario forte e prosperare nelle prime fasi della loro vita. Ecco come puoi valutare la qualità del colostro:

  1. Misurare la concentrazione di anticorpi (IgG): La quantità di immunoglobuline G (IgG) nel colostro è un indicatore chiave della sua qualità. Puoi utilizzare un rifrattometro per misurare la concentrazione di IgG nel colostro. Idealmente, il colostro dovrebbe contenere almeno 50 grammi di IgG per litro. Se la concentrazione è inferiore, il colostro può essere considerato di scarsa qualità.
  2. Valutare la chiarezza e il colore: Il colostro di alta qualità è solitamente trasparente o leggermente torbido e ha un colore giallastro o dorato. Il colostro che è molto scuro o ha particelle visibili potrebbe essere di qualità inferiore.
  3. Misurare la densità specifica: La densità specifica del colostro può essere misurata con un igrometro o un densimetro. Il colostro di alta qualità ha una densità specifica superiore a 1,050.
  4. Osservare il flusso: Un altro indicatore di colostro di alta qualità è la sua capacità di fluire facilmente attraverso un biberon o un bicchiere. Il colostro di scarsa qualità può essere più denso e meno fluido.
  5. Testare i gradi BRIXX: Puoi eseguire un test semplice con un rifrattometro digitale, che è acquistabile su internet, che ti fornisce in pochi secondi il livello di gradi Brixx del colostro. questo è il metodo più semplice e affidabile. si considera colostro di buona qualità solo quando ha più di 25 gradi Brixx
  6. Misurare il pH: Il pH del colostro può variare, ma un pH neutro (circa 7) è preferibile. Il pH molto acido o molto basico potrebbe indicare problemi di qualità.
  7. Valutazione del rendimento della vacca: La produzione di colostro è influenzata anche dalla salute e dalla dieta della bovina. Bovine sane e ben alimentate tendono a produrre colostro di migliore qualità.

È importante notare che la qualità del colostro può variare da una bovina all’altra e può essere influenzata da fattori come l’età della bovina e la gestione dell’allevamento. Un programma di monitoraggio regolare della qualità del colostro è essenziale per garantire che i vitelli ricevano il migliore inizio possibile nella vita. Se hai dubbi sulla qualità del colostro o sulla gestione dell’allevamento, consulta un veterinario o un esperto in agricoltura o zootecnia o nutrizione animale.


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08/Set/2022

La diarrea NEONATALE del vitello: una minaccia per il futuro da non sottovalutare.

La diarrea neonatale del vitello insorge nei primi giorni e settimane di vita. Rappresenta un grave rischio per la salute dello stesso, e una sicura perdita economica: infatti, anche se dovesse guarire dalla diarrea, le probabilità che possa contrarre una patologia polmonare nel futuro aumentano in maniera importante. Soprattutto, la capacità produttiva futura tende a calare, determinando di fatto una perdita economica.

Generalmente, vengono riportate prevalenze tra l’1,5% al 10%, ma in caso di gravi infezioni contagiose, la percentuale può aumentare vertiginosamente.

Quali sono le cause della DIARREA NEONATALE del vitello?

Le diarree neonatali del vitello possono essere aspecifiche o specifiche.

Le diarree aspecifiche possono generalmente essere ascritte a mal digestioni per una cattiva somministrazione dell’alimento o composizione dello stesso.

Le diarree neonatali specifiche, invece, individuano un “colpevole” ben preciso, che può essere un virus, un batterio o un protozoo.

I principali agenti patogeni sono:

  1.     Virus: Rotavirus e Coronavirus
  2.     Batteri: Escherichia coli, Salmonella spp. ecc…
  3.     Protozoi: Criptosporidi, Giardia

Come sconfiggere la diarrea neonatale e prevenirne l’insorgenza?

Indispensabile è il parere del Medico Veterinario, la cui diagnosi può indirizzare verso la soluzione del problema.

Il “trucco” sta nel prevenire il contagio, e dare le giuste difese al vitello neonato.

Quest’ultima parte è molto importante: il vitello, quando nasce, deve alimentarsi con il colostro, il primo “latte” prodotto dalla madre.

Nel colostro sono contenuti fattori immunogenici (utili per la difesa dell’organismo, come gli anticorpi) e non immunogenici (utili per la crescita e lo sviluppo dell’animale), oltre ai nutrienti.

I 4 passaggi fondamentali per una vitellaia sana

1) Fai nascere il vitello in un ambiente PULITO

Adibire un’area dell’azienda a sala parto comporta diversi vantaggi per il benessere animale e la facilità di lavoro della manodopera.

Deve essere uno spazio PULITO, TRANQUILLO, e FACILMENTE ACCESSIBILE.

2) Somministra abbastanza COLOSTRO il prima possibile

La capacità di assorbimento dei fattori immunogenici a livello intestinale cala con il passare del tempo dalla nascita: per questo motivo molti autori ed esperti del settore consigliano di somministrare almeno 4 litri di colostro nelle prime 6 ore di vita.

3) Controlla il colostro: deve essere di QUALITA’ e SANO

La qualità del colostro deriva da diversi fattori: la quantità degli anticorpi e la specificità degli stessi determina buona parte dell’efficacia nella prevenzione delle patologie neonatali.

Per garantire una buona presenza di anticorpi, e che questi siano specifici, bisogna vaccinare gli animali in asciutta.

Inoltre, il colostro deve essere raccolto nella maniera più pulita possibile. In caso di possibilità di stoccaggio dello stesso in una banca del colostro, si consiglia di utilizzare adeguati contenitori, che ne garantiscano un rapido congelamento.

Esistono diversi modi per capire la qualità del colostro: uno abbastanza comune e rapido è misurarne i gradi Brix con un rifrattometro. Dovrebbero superare i 25.

4) Fai vivere i vitelli in un AMBIENTE adeguato 

Una volta nato, il vitello o vitella deve vivere in un ambiente idoneo: i parametri da tenere sotto controllo sono lo spazio per muoversi, la temperatura ambientale, la pulizia, la facilità di abbeverata e somministrazione dell’alimento, la sicurezza (prevenzione di infortuni, come, ad esempio, fratture).

La diarrea neonatale del vitello può essere considerata un’emergenza clinica, tale per cui l’intervento del veterinario può risultare indispensabile.

Una volta che si arriva a curare una diarrea si è già sconfitti, in parte.

La prevenzione dell’insorgenza della malattia è l’obiettivo a cui puntare.

 

 





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