LA LEISHMANIOSI CANINA
I pappataci o flebotomi trasmettono la leishmaniosi, una malattia cronica e ingravescente dalla quale l’animale fa fatica a guarire; con l’aiuto di una terapia lunga e complessa dal punto di vista gestionale è possibile mitigarne i sintomi nella maggior parte dei casi. Colpisce prevalentemente i cani, ma si tratta di una zoonosi (una malattia che colpisce anche l’uomo).
PREVENZIONE
L’ideale, se si vive in una zona a rischio, è mettere in atto tutte le misure di prevenzione a disposizione:
- tenere il cane in casa di notte, i pappataci si nutrono all’alba e al tramonto
- usare dei repellenti come collare o spot on, sono più efficaci degli spray
- vaccinare il cane contro la leishmania
TRATTAMENTO
La leishmaniosi è una malattia cronica che richiede una terapia lunga, complessa, relativamente onerosa, in cui si è sempre sul “chi va là”, con numerosi controlli per verificare l’andamento e intervenire tempestivamente quando necessario. Non sempre la prima terapia che si sceglie è quella efficace: i fattori in gioco sono molti, e sarà cura del veterinario aggiustare il tiro di volta in volta anche in funzione di come risponde il soggetto.
In questo caso è senza dubbio meglio prevenire che curare, ma quando purtroppo qualcosa va storto, bisogna sapere che molti cani con la leishmaniosi conducono una vita di tutto rispetto per molti anni: è chiaro che si rende necessaria una grande collaborazione reciproca fra proprietario e veterinario per il bene del paziente, che ripone tutta la sua fiducia nelle “nostre” mani!
APPROFONDIMENTO
Per saperne di più sulla leishmaniosi umana consultate il sito dell’Istituto Superiore di Sanità.