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Come riconoscere un colostro di buona qualità e quali valutazioni eseguire

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21/Mag/2023


Misurare la qualità del colostro della bovina è importante perché il colostro di alta qualità fornisce ai vitelli le proteine, gli anticorpi e i nutrienti necessari per costruire un sistema immunitario forte e prosperare nelle prime fasi della loro vita. Ecco come puoi valutare la qualità del colostro:

  1. Misurare la concentrazione di anticorpi (IgG): La quantità di immunoglobuline G (IgG) nel colostro è un indicatore chiave della sua qualità. Puoi utilizzare un rifrattometro per misurare la concentrazione di IgG nel colostro. Idealmente, il colostro dovrebbe contenere almeno 50 grammi di IgG per litro. Se la concentrazione è inferiore, il colostro può essere considerato di scarsa qualità.
  2. Valutare la chiarezza e il colore: Il colostro di alta qualità è solitamente trasparente o leggermente torbido e ha un colore giallastro o dorato. Il colostro che è molto scuro o ha particelle visibili potrebbe essere di qualità inferiore.
  3. Misurare la densità specifica: La densità specifica del colostro può essere misurata con un igrometro o un densimetro. Il colostro di alta qualità ha una densità specifica superiore a 1,050.
  4. Osservare il flusso: Un altro indicatore di colostro di alta qualità è la sua capacità di fluire facilmente attraverso un biberon o un bicchiere. Il colostro di scarsa qualità può essere più denso e meno fluido.
  5. Testare i gradi BRIXX: Puoi eseguire un test semplice con un rifrattometro digitale, che è acquistabile su internet, che ti fornisce in pochi secondi il livello di gradi Brixx del colostro. questo è il metodo più semplice e affidabile. si considera colostro di buona qualità solo quando ha più di 25 gradi Brixx
  6. Misurare il pH: Il pH del colostro può variare, ma un pH neutro (circa 7) è preferibile. Il pH molto acido o molto basico potrebbe indicare problemi di qualità.
  7. Valutazione del rendimento della vacca: La produzione di colostro è influenzata anche dalla salute e dalla dieta della bovina. Bovine sane e ben alimentate tendono a produrre colostro di migliore qualità.

È importante notare che la qualità del colostro può variare da una bovina all’altra e può essere influenzata da fattori come l’età della bovina e la gestione dell’allevamento. Un programma di monitoraggio regolare della qualità del colostro è essenziale per garantire che i vitelli ricevano il migliore inizio possibile nella vita. Se hai dubbi sulla qualità del colostro o sulla gestione dell’allevamento, consulta un veterinario o un esperto in agricoltura o zootecnia o nutrizione animale.


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10/Apr/2023

I fabbisogni nutrizionali dei vitelli variano a seconda dell’età, del peso corporeo e del loro stato di salute. Tuttavia, ecco una panoramica generale dei principali nutrienti di cui i vitelli hanno bisogno:

  1. Proteine: Le proteine sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo muscolare. I vitelli hanno bisogno di una fonte di proteine di alta qualità, che possono provenire dal latte materno o dal sostituto del latte nei primi mesi di vita. Successivamente, il mangime concentrato e il fieno possono fornire proteine ​​essenziali.
  2. Carboidrati: I carboidrati forniscono energia ai vitelli. Il latte materno contiene carboidrati, ma una volta svezzati, i vitelli ottengono energia dai carboidrati presenti nel fieno, nell’erba e nel mangime concentrato.
  3. Grassi: I grassi forniscono energia e sono fondamentali per il corretto sviluppo del sistema nervoso e degli organi interni. Il latte materno è naturalmente ricco di grassi. Il sostituto del latte e il mangime concentrato dovrebbero anche contenere una quantità adeguata di grassi.
  4. Fibre: Le fibre provenienti da fieno e erba aiutano nella digestione dei vitelli e nel mantenimento di un sistema digerente sano.
  5. Vitamine: Le vitamine sono essenziali per varie funzioni fisiologiche. I vitelli hanno bisogno di vitamine come la vitamina A, la vitamina D, la vitamina E e la vitamina K, che possono essere fornite attraverso una dieta equilibrata.
  6. Minerali: I minerali come il calcio, il fosforo e il sodio sono essenziali per la crescita, la formazione delle ossa e il mantenimento della salute generale. Assicurati che il mangime concentrato e la dieta dei vitelli contengano quantità adeguate di minerali.
  7. Acqua: L’acqua è essenziale per l’idratazione e la digestione. I vitelli dovrebbero avere accesso a una fonte di acqua fresca in tutto momento.
  8. Probiotici e prebiotici: Questi aiutano a mantenere un equilibrio sano della flora intestinale, migliorando la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.
  9. Alimentazione specifica per l’età: I fabbisogni nutrizionali cambiano con l’età dei vitelli. Le vitelle neonate hanno bisogno principalmente di latte o sostituto del latte, mentre le vitelle più grandi richiedono un’adeguata quantità di fieno, erba e mangime concentrato.
  10. Monitoraggio: È importante monitorare attentamente il peso e la condizione corporea dei vitelli per adattare la loro dieta in modo appropriato.

Per garantire una nutrizione adeguata, è consigliabile consultare un veterinario o un esperto in agricoltura per sviluppare un piano alimentare specifico in base alle esigenze dei tuoi vitelli. Questo piano dovrebbe considerare l’età, il peso, la razza e le condizioni di salute individuali dei vitelli.

 


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23/Mar/2023

Lo svezzamento delle vitelle è un processo importante per la loro crescita e sviluppo sano. Ecco una guida generale su come svezzare correttamente le vitelle:

  1. Età appropriata: Le vitelle possono essere svezzate da 6 a 12 settimane di età, a seconda delle circostanze e della salute individuale dell’animale. L’obiettivo è quello di garantire che abbiano raggiunto un peso corporeo e uno sviluppo adeguati prima dello svezzamento.
  2. Introduzione graduale del cibo solido: Inizia gradualmente a introdurre il cibo solido nella dieta delle vitelle mentre continuano a ricevere il latte materno o il sostituto del latte. Puoi iniziare con piccole quantità di fieno, erba o mangime specifico per vitelle.
  3. Monitoraggio dell’assunzione alimentare: Osserva attentamente quanto cibo solido le vitelle sono disposte a mangiare e assicurati che stiano aumentando gradualmente la loro assunzione.
  4. Fornisci acqua fresca: Le vitelle dovrebbero avere accesso a una fonte di acqua fresca pulita e potabile in modo da poterlo bere liberamente.
  5. Sostituzione graduale del latte: Riduci gradualmente la quantità di latte o sostituto del latte che offri alle vitelle mentre aumenti l’apporto di cibo solido. Questo dovrebbe avvenire gradualmente durante un periodo di tempo, tipicamente diverse settimane.
  6. Dieta bilanciata: Assicurati che la dieta delle vitelle sia equilibrata e fornisca tutti i nutrienti essenziali per la crescita. Consulta un veterinario o un esperto in agricoltura per garantire una dieta adeguata.
  7. Ambiente sicuro: Assicurati che le vitelle abbiano un ambiente pulito e sicuro durante il processo di svezzamento. Le vitelle dovrebbero essere alloggiate in un recinto o un’altra area dove possono muoversi liberamente e avere accesso a cibo e acqua in modo agevole.
  8. Monitoraggio della salute: Osserva attentamente le vitelle durante il processo di svezzamento per assicurarti che stiano crescendo bene e non mostrino segni di stress o malattia. Qualsiasi problema di salute dovrebbe essere trattato tempestivamente.

Il processo di svezzamento deve essere fatto gradualmente per ridurre lo stress e garantire una transizione senza problemi da una dieta a base di latte a una dieta a base di cibo solido. Un piano di svezzamento ben pianificato e monitorato è essenziale per garantire la salute e la crescita ottimali delle vitelle. Se hai dubbi o domande specifiche sullo svezzamento delle vitelle, consulta un veterinario o un esperto in agricoltura.

 


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15/Feb/2023

Proteggere i vitelli dal freddo è essenziale per garantire il loro benessere e prevenire condizioni di salute negative. Ecco alcuni passi che puoi seguire per riparare i vitelli dal freddo:

  1. Fornire un rifugio adeguato: Assicurati che i vitelli abbiano un rifugio caldo e asciutto dove possono ripararsi dal freddo e dall’umidità. Questo può essere un capannone o un recinto ben isolato. Assicurati che non ci siano correnti d’aria e che il pavimento sia pulito e asciutto.
  2. Fornire lettiere: Metti uno strato spesso di paglia o fieno nel rifugio per fornire isolamento e un letto caldo. La lettiera dovrebbe essere cambiata regolarmente per mantenerla pulita e asciutta.
  3. Mantenere l’accesso a cibo e acqua: Assicurati che i vitelli abbiano sempre accesso a cibo di buona qualità e acqua fresca. Durante il freddo, possono consumare più calorie per mantenere la loro temperatura corporea, quindi è importante nutrirli adeguatamente.
  4. Coperte o coperte termiche: In situazioni di freddo estremo, puoi considerare l’uso di coperte o coperte termiche per i vitelli per aiutarli a trattenere il calore corporeo. Assicurati che queste coperte non impediscano loro di muoversi liberamente.
  5. Controllo delle condizioni di salute: Osserva attentamente i vitelli per assicurarti che non mostrino segni di freddo eccessivo, come tremori, pelle fredda al tatto o ridotta attività. Se noti segni di disagio, dovresti prendere misure immediate per riscaldarli, ad esempio portandoli in un luogo più caldo o coprendoli.
  6. Alimentazione extra: Durante il freddo, i vitelli possono avere bisogno di una quantità extra di cibo per generare calore corporeo. Consulta un veterinario o un esperto in agricoltura per determinare se è necessario aumentare la loro alimentazione durante i periodi di freddo intenso.
  7. Evita l’accumulo di umidità: L’umidità può peggiorare la sensazione di freddo. Assicurati che il rifugio sia ben ventilato per evitare l’accumulo di umidità, ma allo stesso tempo, assicurati che non ci siano correnti d’aria dirette sui vitelli.
  8. Assistenza veterinaria: In caso di vitelli deboli o in cattive condizioni a causa del freddo, consulta immediatamente un veterinario per assistenza e consigli specifici.

Ogni situazione può essere diversa, quindi è importante monitorare attentamente le condizioni dei vitelli e adottare misure appropriate per proteggerli dal freddo. La prevenzione e l’attenzione alle loro esigenze di base sono fondamentali per mantenere i vitelli sani durante i mesi più freddi.

 


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04/Gen/2023


L’inverno è arrivato e con l’arrivo delle temperature più fredde, la dissenteria invernale potrebbe colpire la tua mandria di bovine da latte.

La dissenteria invernale è un disturbo gastrointestinale altamente contagioso che colpisce i bovini da latte adulti principalmente durante l’inverno.

Dissenteria, e non diarrea, perché riscontriamo la presenza di sangue vivo, non digerito, nelle feci.

La ricerca attuale indica che è causata da un particolare ceppo di Coronavirus che attacca l’intestino dei bovini da latte adulti.

La dissenteria invernale si diffonde tipicamente attraverso la trasmissione fecale-orale, ma i virus presenti nelle secrezioni respiratorie degli animali colpiti possono migliorare ulteriormente la trasmissione.

Questa malattia può diffondersi in un’intera mandria entro 7-10 giorni.

La dissenteria invernale nelle vacche è raramente fatale e la maggior parte degli animali si riprenderà autonomamente in una settimana.

Segni clinici di dissenteria invernale:

  • Diarrea grave, acquosa, maleodorante da verde scuro a nero e può contenere tracce di sangue vivo
  • Qualche lieve colpo di tosse, secrezione nasale e disidratazione generale
  • La diarrea può essere a carattere “esplosivo”
  • Di solito si osserva inizialmente in uno o due bovini, ma si diffonde rapidamente, con la maggior parte dei bovini più anziani che viene colpita entro due settimane
  • Diminuzione dell’assunzione di mangime
  • La produzione di latte può essere ridotta del 50%
  • Di solito dura da due a tre giorni o fino a una settimana

Il modo migliore per diagnosticare la dissenteria invernale è osservare i segni clinici. Tuttavia, i segni clinici sono abbastanza aspecifici ed è quindi importante consultare il tuo veterinario di fiducia per escludere altre problematiche che potrebbero interessare la tua mandria.

Non esiste un trattamento eziologico efficace, ma è molto importante assicurarsi che ci sia molta acqua fresca e pulita per arginare l’insorgenza di problemi legati alla disidratazione.

Per saperne di più sulle perdite economiche legate a questa malattia, clicca sul seguente link!

https://doi.org/10.3168/jds.2017-12605

 


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08/Nov/2022

Come scegliere il programma perfetto per la tua azienda?

Nelle aziende zootecniche esiste la necessità di registrare molti dati.

Le fecondazioni, i trattamenti, le sincronizzazioni, gli eventi riguardanti la salute dei nostri animali in produzione.

Come fare per ricordarsi tutto?

Tenere tutto a mente senza mai sbagliarsi è praticamente impossibile: troppi sono i fattori da considerare e gli inconvenienti che possono succedere in una moderna azienda di bovine da latte.

Per questo motivo, un software gestionale ci può aiutare a tenere traccia di ciò che accade, anche al fine di valutare i cambiamenti che la nostra azienda subisce nel tempo.

Quali domande è necessario porsi quando si pensa di utilizzare un software gestionale?

Per cosa mi serve il software?

Alcuni softwares permettono di effettuare un’analisi di ciò che avviene nella tua azienda in maniera molto fine e precisa, altri hanno un po’ meno funzionalità, ma risultano più semplici da utilizzare.

Sarei in grado di gestirlo correttamente e di comprenderne le funzionalità?

 

Un software gestionale potrebbe essere paragonato ad una macchina: ve ne sono di più o meno veloci e performanti.

Risulta controproducente avere una macchina da corsa se non la si sa guidare, generalmente è consigliabile affidarsi ad un programma che permetta di svolgere in facilità tutte le operazioni necessarie.

Tanto più è di facile utilizzo, tanto più alta è la probabilità che venga usato bene e costantemente.

Sono in grado di spiegare ad altre persone come si utilizza?

 

È normale e comune che ci si debba assentare dalla nostra azienda di bovine da latte, per motivi legati alla salute, o per importanti contrattempi, o semplicemente per andare in ferie e godersi un po’ di meritato riposo.

È importante poter affidare la registrazione dei dati e l’organizzazione dei compiti aziendali ad altre persone.

Si connette alle attrezzature presenti nella stalla?

Un software gestionale in grado di collegarsi a rilevatori di attività, alla sala di mungitura, a collari e altri sensori può rendere più facile, veloce ed automatizzata la raccolta dei dati aziendali, che altrimenti può anche risultare noiosa e dispendiosa.

Quanto è preciso nell’analisi delle performances aziendali?

 

Alcuni softwares ci danno la possibilità di osservare anche i minimi dettagli dell’attività di ogni singolo animale. Altri, permettono meno operazioni, ma sono più intuitivi.

Quanto è importante tenere sotto controllo tutto ciò che accade nel tempo nella tua azienda? Sai come fare?

Queste sono alcune domande che possono guidare verso una scelta più consapevole.


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11/Ott/2022


Le malattie respiratorie che colpiscono la rimonta dei moderni allevamenti di bovini da latte possono essere prevenute pianificando correttamente la costruzione di stabili adatti ed eseguendo trattamenti profilattici di routine, per prevenire l’insorgenza delle più comuni malattie infettive che colpiscono l’apparato respiratorio.

Un ambiente inadatto, favorisce l’insorgenza di stress, la presenza e persistenza di agenti patogeni, e, quindi, va a costituire un fattore predisponente alle patologie respiratorie, come dimostrato da diversi studi scientifici.

 

Quali sono le difese contro le malattie respiratorie?

L’apparato respiratorio dei nostri animali, oltre chiaramente ad assolvere alla sua funzione primaria, la respirazione, ha anche delle vere e proprie difese anatomiche e immunitarie.

La prima linea di difesa del sistema immunitario innato è l’epitelio respiratorio superficie, che fornisce barriere meccaniche, chimiche e microbiologiche per prevenire le infezioni causate da agenti patogeni.

Per questo motivo esistono delle vaccinazioni che possono essere eseguite a livello endonasale.

 

Come prevenire l’insorgenza delle patologie respiratorie?

L’aumento dei tassi di ventilazione, se fatto correttamente, migliora efficacemente l’igiene dell’aria nelle corsie, ma è possibile che non sia sufficiente a garantire una buona areazione degli ambienti destinati al riposo dei vitelli. 

L’accumulo di un’elevata carica batterica ambientale è stato associato a una crescente prevalenza di malattie respiratorie nei vitelli. 

I principali batteri patogeni sono:

  • Mannheimia haemolytica
  • Pasteurella multocida
  • Histophilus somni
  • Mycoplasma bovis

I principali virus respiratori sono:

  • Herpes virus bovino tipo 1
  • Virus respiratorio sinciziale bovino
  • Virus della diarrea virale
  • Coronavirus respiratorio
  • Influenza D
  • Parainfluenza 3

La patogenesi, quindi il processo che porta alla patologia, coinvolge spesso molti fattori tra cui lo stress e uno dei virus respiratori, che spesso sopprimono il sistema immunitario dell’ospite, consentendo ai batteri di riprodursi rapidamente nell’apparato respiratorio, creando danni talvolta irreversibili dovuti, appunto a infezioni secondarie e condizionando negativamente la capacità produttiva degli animali. 

Fortunatamente, esistono diversi vaccini che aiutano gli allevatori a prevenire le infezioni e evitare grosse perdite economiche

Si consiglia di fare riferimento al Veterinario di fiducia.

Esistono dei “pericoli nascosti”?

Sì, e riguardano la storia della nostra rimonta.

Una manzetta che da piccola ha sofferto di una diarrea neonatale ha una probabilità molto più alta di contrarre una patologia respiratoria, rispetto ad una che invece è sempre stata sana, senza patologie.

I vitelli stressati sono più suscettibili alle infezioni, e risultano spesso avere una quantità di batteri maggiore rispetto agli animali sani.

 

FONTI

https://doi.org/10.3168/jds.S0022-0302(06)72445-6

https://doi.org/10.1016/j.cvfa.2010.04.004

https://www.izsvenezie.it/documenti//comunicazione/materiale-editoriale/2-manuali/veterinaria/lg-vet8-BRD.pdf

 

 


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08/Set/2022

La diarrea NEONATALE del vitello: una minaccia per il futuro da non sottovalutare.

La diarrea neonatale del vitello insorge nei primi giorni e settimane di vita. Rappresenta un grave rischio per la salute dello stesso, e una sicura perdita economica: infatti, anche se dovesse guarire dalla diarrea, le probabilità che possa contrarre una patologia polmonare nel futuro aumentano in maniera importante. Soprattutto, la capacità produttiva futura tende a calare, determinando di fatto una perdita economica.

Generalmente, vengono riportate prevalenze tra l’1,5% al 10%, ma in caso di gravi infezioni contagiose, la percentuale può aumentare vertiginosamente.

Quali sono le cause della DIARREA NEONATALE del vitello?

Le diarree neonatali del vitello possono essere aspecifiche o specifiche.

Le diarree aspecifiche possono generalmente essere ascritte a mal digestioni per una cattiva somministrazione dell’alimento o composizione dello stesso.

Le diarree neonatali specifiche, invece, individuano un “colpevole” ben preciso, che può essere un virus, un batterio o un protozoo.

I principali agenti patogeni sono:

  1.     Virus: Rotavirus e Coronavirus
  2.     Batteri: Escherichia coli, Salmonella spp. ecc…
  3.     Protozoi: Criptosporidi, Giardia

Come sconfiggere la diarrea neonatale e prevenirne l’insorgenza?

Indispensabile è il parere del Medico Veterinario, la cui diagnosi può indirizzare verso la soluzione del problema.

Il “trucco” sta nel prevenire il contagio, e dare le giuste difese al vitello neonato.

Quest’ultima parte è molto importante: il vitello, quando nasce, deve alimentarsi con il colostro, il primo “latte” prodotto dalla madre.

Nel colostro sono contenuti fattori immunogenici (utili per la difesa dell’organismo, come gli anticorpi) e non immunogenici (utili per la crescita e lo sviluppo dell’animale), oltre ai nutrienti.

I 4 passaggi fondamentali per una vitellaia sana

1) Fai nascere il vitello in un ambiente PULITO

Adibire un’area dell’azienda a sala parto comporta diversi vantaggi per il benessere animale e la facilità di lavoro della manodopera.

Deve essere uno spazio PULITO, TRANQUILLO, e FACILMENTE ACCESSIBILE.

2) Somministra abbastanza COLOSTRO il prima possibile

La capacità di assorbimento dei fattori immunogenici a livello intestinale cala con il passare del tempo dalla nascita: per questo motivo molti autori ed esperti del settore consigliano di somministrare almeno 4 litri di colostro nelle prime 6 ore di vita.

3) Controlla il colostro: deve essere di QUALITA’ e SANO

La qualità del colostro deriva da diversi fattori: la quantità degli anticorpi e la specificità degli stessi determina buona parte dell’efficacia nella prevenzione delle patologie neonatali.

Per garantire una buona presenza di anticorpi, e che questi siano specifici, bisogna vaccinare gli animali in asciutta.

Inoltre, il colostro deve essere raccolto nella maniera più pulita possibile. In caso di possibilità di stoccaggio dello stesso in una banca del colostro, si consiglia di utilizzare adeguati contenitori, che ne garantiscano un rapido congelamento.

Esistono diversi modi per capire la qualità del colostro: uno abbastanza comune e rapido è misurarne i gradi Brix con un rifrattometro. Dovrebbero superare i 25.

4) Fai vivere i vitelli in un AMBIENTE adeguato 

Una volta nato, il vitello o vitella deve vivere in un ambiente idoneo: i parametri da tenere sotto controllo sono lo spazio per muoversi, la temperatura ambientale, la pulizia, la facilità di abbeverata e somministrazione dell’alimento, la sicurezza (prevenzione di infortuni, come, ad esempio, fratture).

La diarrea neonatale del vitello può essere considerata un’emergenza clinica, tale per cui l’intervento del veterinario può risultare indispensabile.

Una volta che si arriva a curare una diarrea si è già sconfitti, in parte.

La prevenzione dell’insorgenza della malattia è l’obiettivo a cui puntare.

 

 


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31/Ago/2022


Dal 28 gennaio 2022, al fine di assicurare il completamento del sistema informatico di tracciabilità dei medicinali veterinari, dei mangimi medicati e dei prodotti intermedi, la registrazione dei medicinali veterinari somministrati agli animali destinati alla produzione di alimenti e agli animali d’azienda, nonché le registrazioni da effettuare a cura dei veterinari, avvengono esclusivamente in formato elettronico, su quello che ormai viene comunemente chiamato Registro Elettronico dei Trattamenti.

Nonostante l’assiduo supporto agli allevatori, capita talvolta di incorrere in piccole problematiche, che possono essere facilmente risolte o evitate con minimi accorgimenti. Ecco quindi una breve lista di consigli utili che possono aiutarti a gestire al meglio il tuo registro.

1) Utilizza l’APP da uno smartphone

L’applicazione Ricetta Elettronica Veterinaria, secondo la nostra esperienza, risulta essere pratica e intuitiva, nonostante vi siano spesso degli aggiornamenti da fare. Questo risulta anche comprensibile, visto che il sistema è relativamente di nuova introduzione, e nuove necessità nascono quotidianamente. L’App è la naturale estensione, per dispositivi mobili, delle funzionalità di emissione, accesso e consultazione delle ricette veterinarie elettroniche presenti nell’applicazione web per la digitalizzazione della gestione della movimentazione dei medicinali veterinari. Essa consente a tutti i soggetti abilitati di emettere direttamente in allevamento, anche in assenza di connettività internet, le ricette veterinarie elettroniche ed agli altri soggetti abilitati (detentori, allevatori o loro delegati) di visualizzare, consultare e condividere con la farmacia/grossista le proprie ricette veterinarie elettroniche.

Gli utenti già accreditati nel portale dei Sistemi Informativi Veterinari (www.vetinfo.it) possono scaricare dagli APP Store Google e Apple l’applicazione per dispositivi mobili (Android e iOS) riservate ai diversi ruoli del Sistema Informativo Nazionale della Farmacosorveglianza.

2) Aggiorna frequentemente i dati

Come già ricordato, l’applicazione subisce spesso degli aggiornamenti: è bene, di conseguenza, aggiornare costantemente i dati.

La procedura è molto semplice: una volta eseguito l’accesso nell’App del telefono, si clicca sul menù (le tre linee in alto a sinistra). Se i dati non sono stati aggiornati, salterà all’occhio una scritta rossa che ci avvertirà di questa situazione. Basterà toccare tale scritta per essere reindirizzati a una pagina, nella quale viene richiesto di inserire la password. Una volta eseguito l’accesso, inizierà il download dei dati. ATTENZIONE: bisogna ricordarsi la password! Ti consigliamo di scriverla in un posto sicuro e facilmente accessibile.

3) Ricordati di chiudere il trattamento

Che si tratti di un Registro “Semplice” o di una “Scorta di Medicinali Veterinari”, bisogna sempre prestare attenzione al corretto inserimento dei trattamenti eseguiti sugli animali. In particolare, bisogna ricordarsi di chiudere i trattamenti in corso nel momento in cui questi siano effettivamente terminati. Una dimenticanza potrebbe costituire un problema nel momento in cui un animale debba essere “spostato” dalla nostra azienda, qualunque sia la destinazione. Un trucco: imposta una sveglia sul cellulare, o inserisci un reminder su Google Calendar. Oppure codifica dei giorni nei quali ti puoi dedicare al controllo delle tue operazioni (Es: tutti i Lunedì e i Giovedì, dalle… alle…).

4) Inserisci le quantità di farmaco utilizzato nella maniera corretta

Un errore da evitare, più frequente nelle piccole realtà zootecniche, è quello di inserire una quantità di prodotto utilizzato sbagliata, e in genere, questo avviene perché si immette nel sistema la dose giornaliera utilizzata. ATTENZIONE: devi inserire la dose TOTALE utilizzata nei giorni del trattamento. Ad esempio: se devo somministrare 50 ml di farmaco al giorno per 3 giorni, dovrò inserire 150 ml, cioè la quantità totale utilizzata!

5) Se hai dubbi, chiedi al tuo Veterinario di fiducia

Sono tantissime le aree su cui è necessario prestare attenzione in un allevamento di bovini, e il farmaco non è da meno. E’ assolutamente normale, quindi, avere dei dubbi. E’ sempre meglio chiedere una volta in più che in meno: ti invitiamo ad interpellare il tuo Veterinario qualora avessi dei dubbi. Ricorda, prevenire è meglio che curare!


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11/Lug/2022


L’analisi dei dati nelle produzioni delle bovine in lattazione ricopre un ruolo fondamentale nel processo di decision-making che ogni allevatore mette in atto quotidianamente. Ma cosa bisogna analizzare per sapere se la tua stalla sta andando bene?

Ci sono diversi parametri ottenibili dall’analisi delle curve di lattazione che possono darci un indicazione dell’efficienza produttiva del nostro allevamento, qui ne analizzeremo 3:

  1. Differenza produttiva nelle curve di lattazione secondo l’ordine di parto
  2. Incremento produttivo giornaliero nella montata lattea
  3. Stabilità della forma della curva di lattazione media nel tempo

 

Differenza produttiva nelle curve di lattazione secondo l’ordine di parto

Come già ben saprai, la forma delle curve di lattazione varia a seconda del numero di lattazioni di un animale: il picco di lattazione è più basso nelle primipare, ma la curva di lattazione di questi animali risulta essere più persistente.

  • É molto importante osservare la differenza tra le curve: normalmente, le produzioni delle primipare dovrebbero raggiungere circa l’80% delle secondipare al picco di lattazione.
    • se raggiungono un valore più alto 85-90%, è molto probabile che ci sia un problema nelle secondipare (prima asciutta non corretta, strutture non adeguate…)
    • se più basso 72-77%, potrebbero esserci dei gravi problemi gestionali: gruppi di animali non divisi per ordine di parto all’inizio della lattazione, sovraffollamento…
  • Le pluripare (3+ lattazioni) dovrebbero avere un picco di lattazione più alto delle altre: se così non è, molto probabilmente hai delle strutture o un’organizzazione manageriale che non permette alle vacche più “anziane” di esprimere il loro potenziale.

Come fare a visualizzare con facilità questi dati?

Molti softwares gestionali ci permettono di farlo, ti consiglio di parlarne con il tuo veterinario di fiducia: il miglior software per la tua stalla, è quello che sai usare correttamente e costantemente!

 

Incremento produttivo giornaliero nella montata lattea

Come stanno iniziando la lattazione i tuoi animali?

E’ ormai noto che il periodo di transizione, se non curato con la necessaria attenzione, causa problemi per tutta la lattazione che ne consegue, in modo particolare nel primo periodo: ma quanto dovrebbero aumentare le produzioni delle vacche freschissime?

Ecco alcuni benchmarks da tenere a mente:

  • Primipare: 6% al giorno (di media) nei primi 14 giorni
  • Pluripare: 10% al giorno (di media) nei primi 14 giorni

 

 

Stabilità della forma della curva di lattazione media nel tempo

Se il tuo allevamento è in Italia, è molto probabile che tu sia già incorso in problemi relativi allo stress da caldo: le bovine, infatti, hanno un THI (temperature humidity index) ideale inferiore all’essere umano, e soffrono le conseguenze di temperature spesso molto elevate, soprattutto nei periodi estivi.

Osservare la variazione delle curve di lattazione nel tempo è un indicatore molto utile per rendersi conto di quanto, effettivamente, lo stress da caldo sia un problema reale nella tua stalla: la forma della curva di lattazione media è la stessa tra i mesi invernali e quelli estivi?

Ti invito a darci un’occhiata: il benessere animale, si traduce in maggiori guadagni ed efficienza produttiva per te!

Attenzione: non solo il caldo influisce sulle produzioni. Anche degli importanti cambiamenti strutturali possono causare un innalzamento o abbassamento delle produzioni: osservare la forma delle curve in seguito ad operazioni svolte in stalla può essere un utilissimo strumento di valutazione delle nostre decisioni.

 





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