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Mastite bovina da Stafilococchi non aureus (SNA)

settembre 7, 2020 by buiatria
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Gli Stafilococchi non-aureus (SNA), in passato definiti Stafilococchi coagulasi negativi (SCN), sono microrganismi tipicamente presenti sia a livello della cute della mammella e del capezzolo delle bovine, sia sulla cute dell’uomo e sono considerati patogeni opportunisti.

Spesso sono presenti in campioni di latte di manze già al momento del parto, in campioni di latte di bovine con mastite subclinica e occasionalmente in campioni di latte di bovine con mastite clinica.

Come si presenta una mastite da SNA?

Essendo patogeni minori, molto spesso l’entità dei segni clinici è relativamente lieve.

Quando si hanno infezioni subcliniche si assiste a un lieve rialzo della SCC e frequentemente molti di questi casi guariscono spontaneamente.

Tuttavia, ci sono alcune specie di SNA che determinano infezioni persistenti, riconoscibili perché la SCC si mantiene alta per diversi mesi.

Gli SNA causano anche occasionali casi di mastiti clinica che, tuttavia, sono spesso di lieve entità.

Fonti di infezione

Gli CNS sono batteri residenti sulla cute della mammella e del capezzolo di bovine sane e penetrano nell’organismo quando la disinfezione dei capezzoli non è ottimale e le difese immunitarie dell’ospite sono ridotte.

Inoltre, bisognerebbe anche considerare le mani dei mungitori come possibile veicolo di trasmissione di tali batteri.

Come si effettua la diagnosi?

Come per altri agenti di mastite, non si può giungere a una diagnosi eziologica solo mediante la valutazione dei segni clinici ma è necessario condurre un esame batteriologico del campione di latte prelevato in sterilità dai quarti interessati.

Gli CNS sono batteri gram + e per essere distinti da  Staphylococcus aureus necessitano ulteriori test di laboratorio, come il test della coagulasi.

Trattamento

In caso di mastite subclinica, il trattamento durante la lattazione non è considerato economicamente vantaggioso perché spesso si ha guarigione spontanea e non si ha un grande impatto sulla produzione lattea.

Invece, i casi di mastite clinica dovrebbero essere trattati e la durata del trattamento dovrebbe essere breve perché spesso le infezioni sostenute da SNA sono molto superficiali.

Quando si rinviene l’infezione mammaria da SNA in primipare nell’immediato post-parto non è necessario iniziare il trattamento perché nella maggior parte dei casi si ha guarigione spontanea.

Prevenzione e controllo delle mastiti da SNA

Bisogna considerare che gli Stafilococchi non-aureus sono patogeni opportunisti e hanno come reservoir principale la cute della mammella. Quindi il controllo dovrebbe principalmente basarsi su un efficace sistema di pre- e post-dipping per controllare l’esposizione a questo microrganismo e sull’impiego della terapia antibiotica in asciutta per ogni quarto di tutte le bovine in modo tale da rimuovere le infezioni subcliniche.

Ricapitolando…

  • Gli SNA considerati patogeni minori responsabili di infezioni opportunistiche che occasionalmente causano aumento di SCC e molto raramente mastite grave.
  •  Sono un gruppo di Stafilococchi differenziabili da S.aureus con test specifici.
  • Quando si instaura un’infezione, questa è spesso autolimitante e al massimo richiede una terapia di breve durata.
  • Il controllo dovrebbe basarsi su idonei pre- e post-dipping e terapia antibiotica alla messa in asciutta.

Autore: Dr. Centonze Giovanni



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