Mastite clinica nella bovina: come riconoscerla?
A differenza della mastite subclinica, in corso di mastite clinica il latte appare alterato e ciò che si osserva è conseguente all’infezione e alla risposta del sistema immunitario.
Il latte mastitico non può essere destinato al consumo umano, per cui è importante riconoscere e identificare precocemente i casi di mastite affinchè il latte non idoneo venga scartato.
E una volta riconosciuta?
Una volta identificata la mastite clinica, le viene assegnato un grado (1, 2, 3) basandosi sulla tipologia di segni clinici e viene effettuato il prelievo di latte in sterilità.
Classificazione mastite clinica:
– (1) Lieve: latte alterato senza segni clinici
– (2) Moderata: latte alterato e rigonfiamento della mammella o quarto interessato
– (3) Grave: latte alterato, gonfiore della mammella e segni sistemici (febbre, anoressia, brusco calo di produzione)
Perché effettuare il prelievo di latte?
L’identificazione dell’agente eziologico permette di effettuare un trattamento mirato!
Anche se la mastite può essere causata da una moltitudine di batteri, questi possono determinare gli stessi segni clinici, spesso molto lievi.
Quindi per poter identificare l’agente patogeno è necessario effettuare un prelievo di latte in sterilità e sottoporlo all’esame batteriologico.
E se non vengono rilevati batteri?
Quando analizzati campioni provenienti da bovine con alterazioni del latte, può non essere possibile rinvenire batteri.
Ciò non vuol dire che non ci siano batteri come causa dell’infezione ma è un segno di risposta immunitaria efficace che riduce il numero di batteri al di sotto del limite minimo di rilevamento.
Autore: Dr. Centonze Giovanni