ATTENZIONE ALLA PROCESSIONARIA
In questo periodo dell’anno c’è un insetto che se incrocia la strada del nostro animale deve farci preoccupare: la processionaria è la larva di una falena che viene chiamata così perché si sposta in fila indiana con i suoi consimili, solitamente in prossimità dei pini. Si presenta come un innocuo “bruchetto” ricoperto di peli che in fila indiana sembra un esemplare unico e infinito.
I peli di processionaria sono urticanti e causano una violenta infiammazione pruriginosa della cute o della mucosa con cui vengono a contatto, portandola rapidamente a necrosi: naso, labbra e lingua sono i più colpiti, mentre a volte a causa del tentativo di “liberarsi” con le zampe troviamo delle lesioni anche sugli arti. Nei soggetti predisposti, può anche portare a uno shock anafilattico.
L’ANIMALE VIENE A CONTATTO CON LA PROCESSIONARIA
Solitamente, quanto più le lesioni sono estese, tanto più è a rischio la vita dell’animale: l’infiammazione a livello del cavo orale può portare a difficoltà a deglutire e a respirare, e molto spesso è fondamentale l’intervento del chirurgo per rimuovere tutte le lesioni necrotiche.
L’ANIMALE INGERISCE LA PROCESSIONARIA
Se l’animale ingerisce i peli urticanti o la processionaria stessa può andare incontro a febbre, vomito, diarrea emorragica, perché a livello della sua mucosa intestinale ci saranno le stesse lesioni che i peli provocano sulla cute. In questo caso, purtroppo, il rischio di morte è ancora più alto.
PRONTO INTERVENTO
La prima cosa da fare è contattare un veterinario al più presto: innanzitutto perché l’animale rischia una necrosi più estesa se non si interviene rapidamente, inoltre il dolore è molto intenso e può essere gestito solo con la terapia farmacologica.
Il veterinario provvederà a somministrare un antidolorifico, eventualmente effettuerà una sedazione per ripulire le zone lese, somministrerà la terapia che consiste in una protezione antibiotica per le lesioni e un antinfiammatorio per tentare di contrastare la violenta cascata infiammatoria che si innesca. Spesso sarà necessario un ricovero ospedaliero per dare il tempo e l’opportunità all’animale di ristabilirsi. L’alimentazione assistita tramite sondino, in questi casi, è fondamentale per la sopravvivenza del paziente.
UN PERICOLO PER TUTTI
Nella mia esperienza, sono i cani, che con la loro frenesia non alzano mai il naso dal terreno, ad entrare più spesso in contatto con le larve di processionaria. Più raramente, i gatti, giocosi ma prudenti, possono essere feriti da questo insetto. Non bisogna dimenticare che può essere un pericolo anche per noi, in particolare per i bambini: se sospettate la presenza di un nido, verificate le indicazioni del vostro comune al riguardo (Parma).