Parlando di acqua in ambito zootecnico molto spesso ci si sofferma a considerare esclusivamente la quantità assunta, ma un aspetto che meriterebbe più attenzione è la sua qualità!
Infatti, acqua di scarsa qualità può determinare l’insorgenza di problemi sanitari e riduzione delle performance zootecniche, oltre che danni alle attrezzature.
L’impiego di acqua contaminata da microrganismi in allevamenti di bovine da latte può avere un impatto negativo anche sulla salute della mammella e qualità del latte prodotto.
In queste realtà l’acqua è utilizzata principalmente per l’abbeverata e per il lavaggio dell’impianto di mungitura e di stoccaggio del latte.
Bovine che assumono acqua di bevanda contaminata da germi responsabili di mastite contribuiscono alla contaminazione fecale dell’ambiente, aumentando la carica microbica ambientale e il rischio di infezione mammaria.
La contaminazione dell’acqua può avvenire alla fonte, lungo le tubazioni, serbatoi o all’interno degli abbeveratoi se non installati correttamente e non puliti frequentemente.
Anche impianti di mungitura apparentemente puliti possono accumulare un’elevata quantità di batteri sulla loro superficie durante l’intervallo tra le mungiture con ripercussioni negative sulla salute della mammella e aumento della carica batterica del latte.
L’inadeguata pulizia dell’impianto, oltre a essere dovuta a un insufficiente processo di pulizia e disinfezione, può essere il risultato dell’utilizzo di acqua di lavaggio contaminata.
Pertanto, considerando i potenziali effetti negativi sulla salute delle bovine e sulla qualità del latte prodotto, sarebbe opportuno effettuare periodiche analisi dell’acqua al fine di accertarne la buona qualità.
Autore: Dr. Centonze Giovanni